02 novembre, 2007

SCRIVO MENTRE ASPETTO

Possibile che nel tempo rimasto
gli occhi chiusi si adagino
sulle dita spingendole
e casuali le parole
si rincorrano e poi
scendano giù
alla spicciolata
nel rigo
di sotto.

PREVEGGENZA

Voglio scrivere di te come se non ti avessi accanto
come se non mi volessi, come se il tuo amore fosse distratto
e io non avessi altro che inventarti in righe.

NOTTE DEL RAGNO

Un’altra sera e’ quasi finita, la spingo sulla schiena
per accelerarle il passo
che notte, sonno, sia, senza una luce, un ricordo, un percorso
perche’ le luci, i ricordi e i percorsi si sono perduti
dietro un vetro satinato e rinnegati con abilità
dal mestiere scaltro del ragno.

mArcerie

Sono marce le strade che portano a me
radici filiformi impediscono il proseguire e rallentano
ogni passo, affondando nella colpa le suole
gravide di leggerezza.
L’asfalto incancrenito si scioglie
nell’avvicinarsi al mare
e come sabbie mobili liquefà ogni tentativo
faticoso e sudato di amore onesto.

BRUTTE PAROLE

Concedersi le brutte parole rende giovani e ingordi
il suono delle viole é obliquo
la grande madre é una gramigna che cresce
e si infila crescendo sottopelle

le radici sono spire di carne e spirito
la pelle dei nostri figli il velo sugli occhi
e unghie da tagliare e piatti più pieni dei nostri.